Coronavirus: strumenti di prevenzione del contagio e Privacy

Strumenti utilizzabili per fronteggiare l’emergenza Coronavirus ed adempimenti Privacy.

Stante la perdurante situazione di emergenza sanitaria, si ritiene utile riepilogare quali siano i principali strumenti tecnologici ed i protocolli ammessi dal legislatore per gestire gli accessi in azienda e per la prevenzione del contagio da Covid-19. Parallelamente, si evidenziano le indicazioni fornite in particolare dal “Garante Privacy”, per il corretto trattamento dei dati raccolti:

• Misurazione della temperatura corporea e/o richiesta di compilazione di apposita autodichiarazione: tali attività sono state espressamente consentite dai “Protocolli condivisi”, fin dal mese di marzo 2020. Si ricorda tuttavia che si possono trattare solo i dati strettamente necessari e pertinenti per la prevenzione del contagio. Pertanto, nel caso della misurazione della temperatura,  non si dovrà memorizzare il dato rilevato, limitandosi a conservare eventualmente traccia del superamento della soglia stabilita dalla legge (37.5°) per documentare il mancato accesso del dipendente ai locali aziendali. Nel caso dell’autodichiarazione, invece, non si dovranno chiedere informazioni ridondanti rispetto alle reali necessità di prevenzione. Adempimenti obbligatori: è necessario rilasciare preliminarmente l’idonea informativa ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE 2016/679 ed acquisire il relativo consenso al trattamento dei dati (si veda nostra circolare del 29.04.2020).

• Termoscanner: il loro utilizzo è stato recentemente ammesso dal legislatore, con opportune limitazioni. Tali strumenti infatti dovranno solo ed esclusivamente misurare la temperatura corporea e/o rilevare la presenza della mascherina sul volto di coloro che entrano in azienda, mentre non potranno, per divieto normativo, scansionare i volti, registrare immagini o emettere un allarme sonoro e/o luminoso udibile/visionabile da tutti i presenti in caso di superamento della soglia di temperatura (37.5°). Adempimenti obbligatori: è necessario rilasciare preliminarmente l’idonea informativa ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE 2016/679 ed acquisire il relativo consenso al trattamento dei dati.

• Braccialetti elettronici: tali dispositivi, che possono emettere un allarme sonoro od una vibrazione di avvertimento in caso di eccessiva vicinanza fra persone, sono utilizzabili solo per facilitare il rispetto della distanza di sicurezza fra singoli lavoratori.  Alla luce dei chiarimenti forniti dal legislatore, è invece vietato all’azienda, in linea generale, associare i braccialetti alle persone e tenere traccia dei contatti interpersonali.  Adempimenti obbligatori: tali braccialetti, poiché non devono registrare alcun dato personale e non devono consentire alcun tipo di controllo a distanza, non impongono all’azienda adempimenti particolari ai fini “Privacy”. In ogni caso, per garantire la massima trasparenza, è consigliabile fornire un’apposita informativa ai lavoratori prima di mettere in uso questi strumenti.

• Apparati “contapersone”: sono utilizzabili per il conteggio del numero di persone che accedono ad un determinato locale (ad es. sala riunioni, ufficio, ecc.). L’azienda può legittimamente avvalersene per contingentare gli ingressi, ma le loro funzionalità devono limitarsi all’emissione di un allarme sonoro o visivo in caso di superamento del numero massimo di persone prestabilito. Deve invece essere esclusa, in linea generale, la registrazione di immagini e/o di informazioni personali. Adempimenti obbligatori: anche tali strumenti, poiché non devono registrare alcun dato personale e non  devono consentire alcun tipo di controllo a distanza, non impongono all’azienda adempimenti particolari ai fini “Privacy”. Per garantire la massima trasparenza, è consigliabile fornire un’apposita informativa ai lavoratori prima della loro messa in uso.